lunedì 23 ottobre 2017

RICHARD THOMPSON

Richard Thompson 
Acoustic Classics II
[Beeswing/ Proper 2017
]
www.richardthompson-music.com
 File Under: Investment for retirement
di Nicola Gervasini (29/08/2017)
Possiamo perdonare al più grande artista espresso dal mondo del brit-folk di fine anni sessanta di monetizzare un po' la sua carriera, in vista di una (speriamo ancora lontanissima) dorata pensione? Sì, dai, perdoniamoglielo a Richard Thompson, uno dei pochi uomini del mondo musicale inglese ad eccellere in ogni campo nel quale si sia cimentato. Chitarrista tecnicamente perfetto, tanto da guadagnare forse più con i tutorial che con i dischi, autore di grandi testi, pieni di ironia, riferimenti storici e sentimenti espressi col cuore in mano e stile letterariamente ineccepibile, e anche produttore dall'orecchio fine per sé stesso e per altri (pensiamo alle splendide collaborazioni con Loudon Wainwright III ad esempio). E infine anche buon cantante, forse il campo dove meno eccelle, ma qui poi si va sul soggettivo se la sua voce, in ogni caso calda e ben usata, sia di vostro gusto o no.

Solo in un campo non è mai stato un big: quello delle vendite. Non ci sono dati precisi sui numeri, ma i suoi dischi appaiono nelle Billboard solo a partire dal 1985, e forse solo Rumor and Sigh del 1991 ha avuto buoni ritorni anche grazie a dei video pro-MTV ben confezionati. I suoi album anni 2000 appaiono sempre nelle classifiche UK, ma sappiamo tutti che questi posizionamenti non si traducono più in buone vendite ormai da anni. Ma un dato è certo: l'album pseudo-antologico Acoustic Classics del 2014 è stato uno dei meglio accolti. Magra consolazione per un artista che non ha mai sbagliato un album di inediti anche negli anni 2000, pur ormai rimanendo nome solo per appassionati e over 40. Per cui concediamogli pure il bis, se anche il suo pubblico si è stancato di aspettare sue nuove canzoni (gli album Electric del 2013 e Still del 2015 continuavano ad offrirne di ottime, sebbene cominciasse ad affiorare qualche primo sintomo di stanchezza) e alla fine si scalda più per una nuova scarna versione di Meet On The Ledge Crazy Man Michael piuttosto che sapere cosa ha ancora da raccontare un vecchio folker di 68 anni in vena di festeggiare cinquant'anni di carriera esatti (registrò il primo album con i Fairport Convention nel 1967 a soli 18 anni).

Lo show di questo secondo capitolo ha le stesse dinamiche del primo: solo voce e chitarra acustica, ma non una chitarra qualsiasi. Eppure ancora una volta più che ai virtuosismi, Thompson sembra interessato a ribadire di essere prima di tutto un autore, ricordandoci episodi appartenenti al mondo Fairport Convention (Genesis Hall), alla carriera con la ex moglie Linda (Jet Plane In A Rocking ChairA Heart Needs A Home) e recuperi da tutti i decenni: anni 80 (She Twists The Knife AgainPharaohDevonside), anni 90 (The Ghost Of You WalksKeep Your DistanceBathsheba SmilesWhy Must I Plead?) e anni 2000 (GethsemaneGuns Are The Tongues). Formalmente ineccepibile anche se si respira aria da adempimento contrattuale (nonostante esca per la sua stessa casa discografica), Acoustic Classics II è solo un modo per ricordare a qualcuno che lui esiste ancora, e che se gente come noi continua a sgolarsi per dire che resta sempre uno dei migliori, un perché ci sarà. E sono queste 14 canzoni, tutti veri classici pur non essendolo mai diventati nel senso economico del termine.

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